Papa Francesco migliora ma non celebrerà la Pasqua
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Papa Francesco, il bollettino dall’ospedale: ecco come sta

Papa Francesco infezione respiratoria

Le condizioni di Papa Francesco migliorano e nei prossimi giorni dovrebbe essere dimesso ma non celebrerà la Pasqua.

Papa Francesco sta meglio, riferisce la sala stampa Vaticana, ed è in mano alle cure dei medici del decimo piano del Policlinico Gemelli dove è ricoverato. Bergoglio ha passato bene la notte e la giornata di ieri tra riposo e preghiera. Nei prossimi giorni potrebbe essere dimesso ma la messa della domenica delle Palme e di Pasqua non sarà celebrata dal Pontefice ma dal cardinale Sandri.

Lo spavento è stato grande per le condizioni del Papa ricoverato mercoledì al Gemelli di Roma per un’infezione respiratoria. Questo è il secondo ricovero per Papa Francesco dopo quello del 2021 per un intervento al colon. Questa volta i dubbi sulla sua salute e sulle conseguenze non sono pochi. Molti avanzano anche l’ipotesi delle dimissioni che lo stesso Pontefice ha già firmato dicendo di presentarle qualora non fosse stato più nelle condizioni di svolgere la sua missione.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Papa Francesco infezione respiratoria
Papa Francesco infezione respiratoria

Le ombre che si aggirano in Vaticano

L’improvviso ricovero di Papa Francesco ha messo non poca agitazione in Vaticano, tra sostenitori e detrattori di Bergoglio. La Chiesa, soprattutto dopo la morte del Papa emerito Benedetto XVI vive una vera e propria scissione e sembra essere già partito, o meglio accelerato, il conclave ombra, come ha scritto il Corriere.

Intanto, il Pontefice sembra in via di ripresa e ringrazia con un messaggio su Twitter tutti i messaggi di vicinanza. “Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera“, ha scritto.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2023 9:49

La Finlandia entrerà nella Nato: arrivato l’ultimo sì

nl pixel